ANAGNI - PROTESTA CITTADINA CONTRO LA DECISIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO DI CHIUDERE L'OSPEDALE

Mobilitazione cittadina e consiglio comunale straordinario per difendere il futuro della struttura sanitaria locale


Il sindaco di Anagni, Carlo Noto, è categorico: “Contesteremo fortemente la decisione di chiudere l’Ospedale di Anagni”. All’indomani della decisione del Presidente della Regione, Renata Polverini, di chiudere i reparti del nosocomio anagnino il primo cittadino insorge e con Noto molti sindaci del comprensorio e cittadini, che hanno partecipato all’assemblea pubblica, organizzata nel piazzale antistante l’ospedale dall’Associazione Diritto alla Salute, ed al corteo di protesta, che, dal nosocomio, ha raggiunto il Palazzo Comunale per la seduta straordinaria del Consiglio comunale. Unanime il dissenso per una decisione che, come ribadito dai manifestanti, penalizza un bacino d’utenza di oltre 60 mila cittadini, già provati dalla crisi occupazionale e dall’inquinamento della valle attraversata dal fiume Sacco. Per il sindaco Noto il provvedimento non tiene conto della posizione strategica del nosocomio rispetto all’area nord della Ciociaria, della vicinanza dell’Autostrada del Sole che va ad incidere sul numero di ricoveri e di interventi per casi traumatologici. Inaccettabile, inoltre, la conversione del Pronto Soccorso in un punto di Primo Soccorso e la chiusura di reparti indispensabili per il mantenimento, previsto dal piano regionale, del centro dialisi. A ribadirlo chi lavora nell’ospedale di Anagni e il presidente dell’Associazione Diritto alla Salute, Alessandro Compagno, il quale ha precisato che questi tagli penalizzano l’intera sanità provinciale, con il rischio, in futuro, di perdere diverse specializzazioni a vantaggio dei nosocomi della capitale.


La redazione (2010-10-03 21:09:54)