POFI - CONVEGNO 'IL COLLE DI POFI TRA ARTE, STORIA E CULTURA: UNA REALTA' NELL'ECOMUSEO ARGIL'

Condivisa con altri cinque comuni ciociari l'idea di promuovere le proprie ricchezze attraverso il progetto dell'ecomuseo


Manca ancora il riconoscimento giuridico, con l’emanazione di una legge regionale, intanto il progetto dell’Ecomuseo Argil, l’idea di valorizzare e tutelare le risorse geologiche, naturali e storico-archeologiche dei comuni di Pofi, Arnara, Castro dei Volsci, Ceprano, Falveterra e Ripi, acquista sempre più forma, a nove anni dalla sua prima formulazione. Ad illustrarlo nelle linee guida, ad evidenziarne le finalità e l’importanza per il rafforzamento dell’identità locale e per la valorizzazione delle risorse anche in chiave turistica, le autorità e gli studiosi che sono intervenuti al convegno, organizzato a Pofi dal Museo Preistorico “Pietro Fedele”, in collaborazione con il Comune di Pofi, pensato per sviluppare una partecipazione attiva della popolazione attraverso la promozione di attività di ricerca scientifica e dello sviluppo sostenibile. Analizzate, nel corso del convegno, le realtà presenti sul territorio come il complesso speleologico di Falvaterra e Pastena, i musei e le aree archeologiche di Ceprano e di Castro dei Volsci, il museo dell’energia di Ripi, il museo preistorico di Pofi, in cui si conserva il cranio dell’uomo di Ceprano, considerato il più antico fossile umano italiano, Argil, da cui prende il nome l’ecomuseo: un museo all’aperto per far conoscere la natura e le testimonianze lasciate nel tempo dall’uomo anche alle popolazioni residenti, al fine di sviluppare, specie nei giovani, una coscienza responsabile, sensibile al problema della tutela e del rinnovamento dei valori che appartengono al proprio territorio e alla propria identità culturale.


La redazione (2010-12-09 00:36:03)