FROSINONE - LA CIOCIARIA TERRA DI INESTIMABILI TESORI PER GLI STUDIOSI SVEDESI IN VISITA NEL FRUSINATE

Evidenziata, nel corso di una conferenza stampa, la necessità di inserire la Ciociaria nel circuito turistico internazionale


Uno scrigno di gioielli di eccezionale valore storico-artistico la Ciociaria, terra da promuovere e da valorizzare. Per la coppia di studiosi svedesi, ospiti della conferenza stampa indetta dall'Assessore al Turismo della Provincia di Frosinone, Massimo Ruspandini, questo territorio meriterebbe una diversa considerazione, il suo inserimento nel circuito turistico internazionale. Una riflessione nata dalla visita nei giorni scorsi degli studiosi alle bellezze archeologiche ed artistiche del centro ernico e di altri paesi del frusinate, richiamati dall'attenzione sorta intorno all'affresco del Cristo nel Labirinto nel Chiostro di San Francesco ad Alatri e dal prosieguo delle ricerche sull'origine ed il significato dell'opera, condotte dallo studioso Giancarlo Pavat e dai suoi collaboratori, giunte sino in Svezia, nella cittadina di Grinstad dove, all'interno di una chiesa medievale, si conserva l'affresco di un labirinto simile a quello di Alatri, ma privo della figura centrale del Cristo che fa dell'opera del centro ernico un unicum nel suo genere. Similitudini, già evidenziate nel corso del convegno svoltosi ad Alatri lo scorso anno, da cui sembrano provenire gli interessanti sviluppi della ricerca portata avanti anche con il coinvolgimento di studiosi svedesi, gettando così le basi di un profondo legame tra la Svezia e la Ciociaria, segnato dal mistero e da antiche simbologie riconducibili alle profonde radici cristiane delle genti che le hanno popolate. Novità soltanto annunciate nel corso della conferenza da Giancarlo Pavat, poiché ancora al vaglio degli studiosi, che, come anticipato, potrebbero dare risposte importanti ai diversi quesiti sorti sull'origine dell'affresco. Intanto l'attenzione stessa di ricercatori d'oltralpe, testimoniata dall'arrivo degli studiosi svedesi nel frusinate, rappresenta già una risposta che il territorio aspettava da tempo. E cioè che i suoi tesori archeologici ed artistici, di cui a volte è stata sminuita l'importanza, hanno un inestimabile valore, riconosciuto all'estero ma ancora poco in Italia e negli stessi centri del frusinate che li "ospitano". Da qui la necessità di investire nella loro promozione e di invertire la rotta circa l'atteggiamento delle istituzioni, della cittadinanza, ma anche degli esperti, che troppo a lungo hanno sottaciuto l'importanza di queste testimonianze archeologiche, come nel caso delle mura megalitiche di Alatri, che l'archeologia ufficiale continua a ricondurre all'epoca romana ma che per altri sarebbero molto più antiche, tuttavia degne di un'attenzione e di un programma di promozione di respiro internazionale, così come tutto il territorio provinciale, che oggi, come ha evidenziato anche l'assessore Ruspandini, necessita di un riscatto culturale.   


La redazione (2011-07-22 16:59:46)