ANAGNI - CONFERENZA SPETTACOLO SU SAN FRANCESCO D'ASSISI PER IL FESTIVAL DEL TEATRO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE

Il noto critico cinematografico Massimo Cardillo, sarà ospite della manifestazione il 10 settembre


Dopo la conferenza-spettacolo dello scorso anno su Dante e il cinema, anche questa volta, per la XXI edizione del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, Massimo Cardillo, storico e critico cinematografico, presenterà mercoledì 10 settembre (ore 17.30) presso la Sala della Ragione del Palazzo Comunale, un suo nuovo e originale lavoro dedicato a San Francesco d’Assisi, con letture di brani e con un’affascinante antologia dei film che dal tempo del muto fino ad oggi si sono occupati della vita del Santo. Anche grazie alla preziosa collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, si comincerà con gli spezzoni, di particolare e irripetibile interesse, che risalgono al periodo pioneristico della settima arte: da “Il poverello di Assisi” (1911) di Enrico Guazzoni e “Frate Sole” (1918) di Ugo Falena con i costumi di Duilio Cambellotti, a “Frate Francesco” (1927) del conte Giulio Antamoro, un’altra firma prestigiosa del primo cinema italiano. Si approfondirà poi il significato del suggestivo titolo dell’incontro stesso, che è “Tutto serafico in ardore” così come recita l’incipit del copione cinematografico (precisamente “orditura fotogrammatica”, nel linguaggio dell’autore) dedicato a San Francesco e scritto, poco prima di morire, da Guido Gozzano, che pure ebbe con il cinema rapporti non del tutto sporadici, ma mai divenuto film. Si tratta di una sceneggiatura che rivela grande sensibilità sul piano religioso e contemporaneamente eccellenti conoscenze tecnico-teoriche del poeta, e durante il suo intervento Cardillo leggerà proprio alcuni passi emblematici tratti da questo testo. Poi toccherà nuovamente allo schermo, ad altri “Francesco” e ad altri fraticelli: dal toccante “Francesco giullare di Dio” (1950) di Roberto Rossellini ad un rarissimo “Antonio di Padova” (1949) di Pietro Francisci in cui la figura e il carattere del Santo assisate sono espressi da un gruppo di predicatori francescani con parole brevi e concise che paiono estrapolate da una cronaca medievale. Anche Hollywood farà la sua comparsa dalle parti della Porziuncola con il colorato e vagamente ridondante “San Francesco” di Michael Curtiz del 1961. Non mancheranno, nell’antologia proposta da Cardillo, le sempre toccanti immagini tratte dall’indimenticabile film di Franco Zeffirelli, così come le varie fiction recentemente dedicate al Santo, per non parlare dell’impegno sul tema specifico di Liliana Cavani sia nel 1989 con un pregnante Mickey Rourke perfettamente a suo agio nel saio del Santo, sia nel 1966 con “Francesco d’Assisi” in un bianco e nero, anche in questo caso da cronaca medievale, caratterizzato da due sequenze che saranno di sicuro di forte impatto per gli spettatori: la visita di Francesco, ancora giovane e gaudente nel fondaco del padre, lì dove regnavano lavoro e minacce al limite dell’abbrutimento fisico e morale, e a seguire la visita del Santo come pellegrino a Roma dove, dopo aver donato tutto quello che ha, comincia a chiedere l’elemosina insieme a un gruppo di reietti ben al di là della società cosiddetta civile.


La redazione (2014-09-09 14:11:19)